NOTTE BIANCA DELLE SCUOLE APERTE

La scuola apre al territorio. Grande partecipazione all'insegna della condivisione.

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Personale scolastico

Venerdì 23 maggio più di cento scuole romane sono rimaste aperte il pomeriggio e la sera per la terza edizione “Notte Bianca delle Scuole Aperte”, una serata di festa per raccontare cosa può fare la scuola quando resta uno spazio vivo e accessibile. “In questi anni, le scuole che hanno partecipato a questo progetto hanno dimostrato che restare aperti significa non lasciare indietro nessuno – dice Claudia Pratelli, assessora alla scuola di Roma Capitale – Significa offrire opportunità dove spesso mancano. Rafforzare legami e permettere di costruire desideri ambiziosi anche in contesti con poche risorse economiche, culturali, sociali… La scuola può essere uno dei luoghi più forti per combattere le disuguaglianze. E la Notte Bianca serve anche a ricordarci questo”.

Laboratori, mostre, concerti, incontri, letture: sono state e diverse le iniziative promosse nelle scuole, in diverse delle quali sono presenti associazioni genitori che aderiscono alla rete romana SAP/Scuole Aperte Partecipate, fondamentale punto di riferimento per aprire le scuole al territorio, alla partecipazione e all’idea di scuola come bene comune.

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Quando una scuola resta aperta – Comune-info 

L’I.C. Gino Strada ieri, 23 maggio 2025, ha aperto le porte alla comunità del territorio offrendo piacevoli momenti di condivisione in musica e svariati laboratori nati anche dalle collaborazioni consolidate con le associazioni del territorio come Meta-Scholè con Musica d’insieme e TreZeroTre con un percorso ludico-educativo, a cura di Cittadini del Mondo, per conoscere le diverse culture della nostra scuola. È stato possibile così porre la scuola al centro dove la relazione tra la scuola e il quartiere è ricchezza condivisa e a portata di tutti.

La Notte Bianca delle Scuole Aperte si è confermato essere un progetto che con successo arricchisce e diffonde le opportunità educative, contrastando le diseguaglianze rendendo le scuole dei poli civico-culturali.